TRUCCHI AL POKER ONLINE
I TRUCCHI DEL POKER | |
Il poker in Internet è in continua crescita con il numero di persone che collegate preferisco il gioco al poker on-line, dato che diversi poker on-line offrono anche un bel BONUS di BENVENUTO (senza deposito) ed è in crescita anche il numero delle sale da gioco.
Per vincere non ci sono regole e trucchi specifici ma basta applicare ed essere quindi a conoscenza del regolamento e osservando le |
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statistiche matematiche per le scelte. Uno dei trucchetti più in voga nel poker è quello del “Bluff”.
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IL TRUCCO DEL “BLUFF” | |
Uno dei trucchi più conosciuti ed utilizzati al mondo per il gioco del poker è il “BLUFF” (si pronuncia Blef).
Il bluff o meglio “bluffare” (bleffare) è la base del gioco del poker, e fondamentalmente consiste nel cercare di far credere ai propri avversari di avere un buon punto nelle mani. Per metterlo in pratica ovviamente non dovrete lasciare trapelare nessuna emozione o espressione facciale. Impassibili e fermi… proprio come se aveste davvero un punto alto come un poker di assi o una scala reale, rilancerete ad ogni puntata dei vostri antagonisti (cosa che fareste davvero avendo per le mani un poker di assi). In questo modo i vostri avversari, intimoriti dai vostri rilanci, abbandoneranno il gioco lasciandovi il totale del “piatto”. E’ di fondamentale importanza non farsi vedere tesi o emozionati, rischiereste di insospettire i vostri avversari che potrebbero quindi accettare i vostri rilanci e costringervi a mostrare le carte. |
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IL TRUCCO DELLA MUMMIA | |
Il trucchetto della mummia è ideale per le persone che amano “ingannare” gli avversari ma che sanno anche pazientemente aspettare il momento proficuo.
Si tratta di passare la maggior parte di piatti iniziali a meno che non abbiate un buon punto tra le carte iniziali. Se applicherete questo stile di gioco per almeno un’oretta tutti i co-partecipanti al tavolo da gioco si convinceranno di avere a che fare con una “mummia”, cioè con una persona che non gioca a meno che non abbia il punto in mano, e quindi una persona molto passiva… (da li il nome il trucco della mummia). A questo punto comincerete a giocare anche senza punti in mano, e quando si presenterà un piatto sostanzioso partirete con il vostro grande bluff, tutti crederanno che una mummia punta parecchio solo se ha un ottimo punto in mano… e questo renderà ancora più potente il vostro bluff. |
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“IL SISTEMA” | |
Qualche anno fa, un grosso magnate proprietario di diversi casinò si rivolse all’amico David Sklansky, un uomo che vive perennemente all’angolo tra la Poker Avenue e la Mathematics Street, perché aveva assolutamente bisogno d’aiuto. Voleva fare un regalo speciale alla figlia, l’emozione di giocare al World Series of Poker. E voleva che fosse Sklansky ad allenarla in vista dell’evento.
Ovviamente, trasformare in poco tempo una principiante in una campionessa è impresa pressochè impossibile. Così Sklansky partorì un’idea geniale, alla quale diede nome “il sistema”. In breve, “il sistema” prevedeva solo due possibili azioni: all-in pre-flop oppure fold. E, più nello specifico: 1. Se qualcuno rilancia prima, all-in con AA, KK e AKsuited Alla base di tale sistema, come ha precisato poi Sklansky, c’era il fatto che nessun buon giocatore avrebbe investito pre-flop gran parte delle proprie chips ottenendo forse solo un risicato vantaggio. Probabilmente sarebbero andati a vederla solo con AA e forse KK. Sklansky decise, poi, d’inserire questo sistema nel suo famoso libro Tournament Poker For Advanced Players, essenzialmente per dimostrare quanto fosse potente l’andare all-in pre-flop, ma tenendo anche viva la speranza che tale sistema, con adeguate revisioni e miglioramenti, potesse diventare perfetto. Da questo punto in poi subentro io, pronto a fornire nuove idee e suggerimenti. Non perchè sono megalomane e voglio che Sklansky mi ringrazi per tutta la vita, ma solo per il fatto che credo fermamente che, se opportunamente completato, tale sistema può essere molto efficace. Vi spiego perchè: la teoria che sta alla base è davvero molto solida e potente. Facciamo un esempio: immaginiamo di essere in un heads-up no-limit di hold’em. Ogni giocatore ha a disposizione 5000 chips e i blind sono 100 e 200. Diciamo poi che, vuoi per il nervoso, vuoi per l’indigestione della sera prima, decido, piuttosto di giocare normalmente, di andare all-in ad ogni mano. Sicuramente il mio avversario avrà un margine di vantaggio su di me, ma quanto sarà grande questo margine? Secondo Sklansky, il mio avversario vincerà più del 60% delle volte. Sarebbe a dire che , se io fossi sfavorito 2 a 1 e potessi scommettere direttamente su me stesso allora, semplicemente andando all-in ogni mano, otterrei un grosso profitto con questo tipo di gioco. Anche se all’inizio può sembrare strano, fermatevi comunque un attimo a pensare. Immaginate di essere il mio avversario: con quali mani verreste a vedere il mio rilancio? Immaginiamo che abbiate A-2 offsuit. Potreste pensare: “Hey, A-2 offsuit è meglio di una qualsiasi mano casuale. Adesso faccio call!!”. Certo, A-2 è meglio di una mano qualsiasi, ma solo il 55% delle volte. Con il vostro call, mi avete dato il 45% di probabilità di vincere la partita, meglio sicuramente del 39% che avrei avuto giocando nel migliore dei modi. Okay, per battermi decidete di giocare un po’ più chiusi, ma non troppo. Se decidete di aspettare A-A, dovrete foldare 220 volte su 221, e avete circa l’86% di possibilità che neanche vi escano prima che i bui vi facciano fuori. Anche se decidete di aspettare J-J, Q-Q, K-K, A-A e AK suited e offsuit, dovrete fare fold nel 97% dei casi, con un 37% di possibilità che non vi capiti nessuna di queste mani prima che i buoi azzerino il vostro stack. Dovreste quindi fare call con qualsiasi mano che abbia almeno il 61% di probabilità di vincere contro un’altra mano presa a caso e non nota a priori. Nello specifico: da 7-7 in su, da A-8s in su, da A-To in su, K-Js, K-Qs e K-Qo. Ecco allora dove viene fuori tutta la potenza dell’all-in pre-flop. Nessuno avversario potrà mai oltrepassare questa barriera. Perfino Daniel Negreanu, con tutta la sua abilità, non sarebbe capace di vincere più del 61% delle volte in uno scenario simile. E non farebbero meglio di lui neanche Johnny Chan, Phil Hellmuth, T.J. Cloutier o qualsiasi altro giocatore dell’universo, a meno che non abbia poteri divinatori. Non solo non possono superare la barriera del 61% ma, ogni volta che commettono un errore, le possibilità di vittoria si ridurranno ulteriormente. Quanti di questi super campioni sono in grado di calcolare, sotto pressione e con il tempo per agire che diminuisce istante dopo istante, se ci siano gli esatti criteri per fare call? E non vogliamo poi considerare lo sconquasso che un sistemino così semplice porta nei loro piani di gioco? Ovviamente, un sistema del genere è allo stato embrionale, e anche Sklansky ha rifinito quello originale ripubblicandolo nella ristampa del Tournament Poker for Advanced Players. Nella nuova versione vengono presi in esame il numero di giocatori che devono ancora parlare e il livello dei blind. Con più giocatori dietro di noi, o con una ricompensa minima per il vostro all-in, è ovvio che bisogna essere un po’ più selettivi. Il nostro sistema perfezionato, altro a tener conto di quanto aggiunto da sklansky, fornisce ulteriori precisazioni a concetti poco chiari: • Il fatto che qualcuno rilanci pre-flop prima di noi ci obbliga, secondo la strategia base, a fare un re-raise all-in con AA, KK e Aks oppure a foldare. Nel nostro sistema, invece, consideriamo quelli che rilanciano prima di noi solo come un’altra variabile. • Una delle più grandi debolezze del “sistema” è di poter essere intrappolato da persone che entrano in gioco con grosse mani senza rilanciare, sperando nel vostro all-in successivo. Il nostro sistema tiene in maggior conto il numero di giocatori che entrano nel piatto prima di noi. • Il nostro sistema tiene anche in considerazione il fatto che, forse grazie agli show televisivi sul poker, i giocatori sono più invogliati a fare call che in passato. Il nostro sistema prevede la possibilià di fare aggiustamenti a seconda che i nostri avversari siano troppo tight o troppo loose. In questo primo articolo vi presento quello che chiamo “lite system”, che può essere considerato a metà strada tra l’originale di Sklansky e la versione finale. |
Ottobre 19th, 2006 14:34
Il `Centro Congressi` del `Grand Hôtel Billia` di Saint-Vincent ospiterà, dal 19 al 22 ottobre, un torneo internazionale di `Texas Hold’Em Sportivo` organizzato dalla neonata `Federazione italian Texas Hold`em Sportivo` (www.fitexas.it) e sponsorizzato dal `Casino de la Vallée`.
Gli organizzatori stimano che saranno circa trecento gli appassionati di questo gioco che soggiorneranno nella cittadina termale per partecipare al torneo, articolato su tre giorni di gara, più un `main event` previsto per la giornata di domenica 22 ottobre. Sono tuttora in corso contatti con un importante canale satellitare che si è proposto di assicurare le riprese televisive e la successiva diffusione delle fasi salienti della manifestazione.
Ottobre 19th, 2006 14:34
Il `Texas Hold`Em` è una variante del popolarissimo gioco del `poker` nata e cresciuta negli Stati Uniti dove, ogni anno, viene organizzato un circuito di tornei, il `World Poker Tour`, che può contare sulla messa in onda di tutte le partite più importanti su un canale tematico che copre l`intera nazione.
Il `Texas Hold`Em` è da poco approdato anche nella vecchia Europa dove, sempre grazie alla diffusione di eventi sulla televisione, sta acquisendo popolarità con velocità esponenziale. I primi ad essere conquistati sono stati gli scandinavi, seguiti a ruota dagli spagnoli. Dallo scorso anno la città di Barcellona è sede dei più importati tornei organizzati nel nostro Continente.